Rinnovabili: la prima scuola in Europa riscaldata a idrogeno è in Emilia-Romagna
La prima scuola in Europa a essere riscaldata con un sistema a idrogeno si trova in Italia e, più precisamente, a Carpi, in Emilia-Romagna.
È la stessa Regione a rendere nota la notizia, spiegando che l’impianto a energia rinnovabile installato all’interno dell’Istituto d’Istruzione Superiore Meucci utilizza il 100% di fonti rinnovabili grazie all’impiego di pannelli solari, e produrrà un risparmio annuale di emissioni di CO2 in atmosfera pari a 717 tonnellate, equivalente a quello di seicento automobili: la quantità di gas serra assorbita in un anno da un bosco di ben 145 ettari (ossia grande come venticinque campi da calcio).
L’impianto destinato a questa scuola – un istituto pubblico – è stato finanziato dalla Provincia di Modena con un investimento pari a 350mila euro che verrà pienamente ammortizzato in circa dieci anni, dal momento che abbatterà le spese annuali di circa 40mila euro.
L’impianto a idrogeno dell’Istituto Meucci segna un punto di svolta per le scuole italiane
Così commenta la Regione Emilia-Romagna: “Rinnovabili e idrogeno sono due parole chiave nelle scelte dell’Emilia-Romagna: il Piano energetico triennale della Regione mette in campo 4,5 miliardi di euro risorse pubbliche per la transizione ecologica, a cui se ne aggiungono quasi altrettanti dai privati, e proprio sull’idrogeno è stato appena presentato un bando da 19,5 milioni di euro per produrlo nelle aree industriali dismesse.”
L’impianto a idrogeno è entrato in funzione al Meucci lo scorso 23 gennaio 2023 e rappresenta un vero punto di svolta per l’energia green e per le centrali termiche destinate agli edifici scolastici.
Nello specifico, il sistema di generazione installato si compone di una caldaia alimentata a gas idrogeno prodotto sul posto attraverso l’impianto fotovoltaico installato sulla copertura della palestra dell’istituto, il quale a sua volta alimenta una serie di elettrolizzatori a celle elettrolitiche.
Se consideriamo che il bando per i servizi energetici della Provincia di Modena ha un valore di 25 milioni di euro e interessa novanta edifici della suola secondaria di primo e secondo grado di proprietà della provincia, l’esperienza del Meucci può davvero segnare un cambiamento epocale.
Commenta il presidente della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei: “Si tratta del primo passo concreto nel nostro territorio verso la riconversione dell’energia negli edifici pubblici. Abbiamo intuito alcuni anni fa che la riconversione energetica sarebbe stata un’esigenza per tutti, oggi siamo gli apripista in Italia nel riscaldamento a idrogeno delle scuole. Il fatto poi che l’energia necessaria alla produzione di idrogeno, venga prodotta da un impianto fotovoltaico, rende il progetto pienamente sostenibile.”
“Questo bando rappresenta la ferma volontà di avviare una vera e propria rivoluzione verde nel consumo energetico dei nostri edifici. Con questo bando, tutti gli istituti scolastici superiori saranno più ecosostenibili, meglio riscaldati e soprattutto meno impattanti per l’ambiente. La scuola sta vivendo una grande emergenza,” continua Tomei, “e ogni giorno lavoriamo per rendere migliori i nostri istituti, adattandoli alle norme di sicurezza, sia strutturali che sanitarie. Sulle scuole di Carpi stiamo investendo risorse importanti per garantire tutti gli spazi necessari per gli istituti in costante crescita ma anche il confort e le strutture didattiche all’altezza delle esigenze delle scuole. Siamo consapevoli, tuttavia, che questo nell’immediato non è sufficiente ed abbiamo avviato con il Comune un confronto per individuare nuovi spazi da mettere a disposizione già dal prossimo anno scolastico. Da tempo avevamo in programma l’ampliamento del polo e ora che le risorse sono arrivate possiamo partire. Complessivamente a Carpi abbiamo in programmazione investimenti per manutenzioni e ristrutturazioni per oltre quattro milioni di euro, grazie anche alle risorse del Pnrr.”