Le tecnologie e le soluzioni innovative per un futuro sostenibile

Le iniziative volte a garantire un futuro più sostenibile e un pianeta meno “rovente” e inquinato si susseguono con grande rapidità, tanto che quasi quotidianamente ci troviamo di fronte a novità tecnologiche che potrebbero rivelarsi molto interessanti, se non addirittura rivoluzionarie, quando applicate su larga scala.

Nel nostro magazine digitale abbiamo parlato a più riprese di tali innovazioni, citando ad esempio tre importanti progetti relativi allo sfruttamento dei moti ondosi, la tendenza che spinge le aziende energetiche a investire sempre di più nell’idrogeno, l’energia solare che trasforma il gas serra e le plastiche in combustibile e via discorrendo. Stare al passo con queste novità è fondamentale per analizzare i pro e i contro di ciascuna di esse, ipotizzarne la diffusione su ampia scala e valutarne le effettive tempistiche di realizzazione.

Ferme restando le tantissime ricerche ancora in corso – o i progetti in via di sviluppo – che si muovono in questa direzione, le tecnologie e le soluzioni innovative per un futuro sostenibile sono oggi potenzialmente molto numerose, arrivano da tutto il mondo e sono relative a tutti i comparti industriali.

Vediamo quindi a seguire alcune delle soluzioni all’avanguardia oggi considerate più degne di attenzione.

Gli edifici di domani potrebbero essere depuratori d’aria

Come è noto, il comparto edilizio è tra i più inquinanti in assoluto: non soltanto gran parte del patrimonio immobiliare italiano è obsoleto dal punto di vista energetico, ma secondo l’evento “ReFocus: Obiettivo Decarbonizzazione” organizzato lo scorso marzo a Milano da CBRE Global Workplace Solutions, produce ben il 39% delle emissioni globali di CO2.

Specialmente nell’ottica delle politiche di decarbonizzazione promosse dall’Unione Europea e degli obiettivi net zero fissati per il prossimo 2050, è quindi essenziale che gli edifici esistenti vengano adeguatamente riqualificati e che quelli nuovi si rivelino altamente performanti e sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Un futuro a zero emissioni è infatti impossibile senza che tali azioni vengano messe in atto in modo sistematico sugli immobili.

Dal momento che proprio l’anidride carbonica è stata identificata come principale responsabile del riscaldamento globale, l’impatto delle emissioni provenienti dagli immobili deve essere ridotto in tutte le fasi produttive degli edifici, dalla progettazione alla costruzione, dalla “vita utile” allo smaltimento.

In questo contesto, le ricerche attuali sono orientate a utilizzare la CO2 nella produzione di materiali come calcestruzzo e cemento, di fatto invertendone la direzione. L’obiettivo è quindi duplice: da un lato, progettare, costruire, riqualificare e smaltire gli immobili limitando le emissioni; dall’altro, utilizzare queste stesse emissioni nella catena produttiva. È così che gli edifici potrebbero diventare veri e propri depuratori d’aria.

La mobilità sostenibile contribuisce ad abbattere l’inquinamento

Il pianeta Terra ospita oltre sette miliardi di persone – un numero in crescita costante e dunque destinato a salire ulteriormente. Nell’ottica della mobilità e dei servizi, va da sé che i trasporti siano responsabili di un’importante percentuale delle emissioni di CO2 nell’atmosfera (si stima che in particolare camion e veicoli commerciali ne emettano ben il 35% dell’intero settore).

Di riflesso, la mobilità deve essere necessariamente ripensata in un’ottica di maggiore sostenibilità ambientale: si parla in questo caso di “mobilità sostenibile”, un altro segmento di mercato in cui la ricerca e l’innovazione paiono inarrestabili e che, già sul medio termine, potrebbero portare a cambiamenti significativi.

Rimane alto l’interesse per le auto elettriche, così come quello per lo sviluppo di soluzioni di mobilità condivisa e di sistemi di trasporto pubblico ecologici, già effettivamente operativi in molte città italiane. I risultati già si vedono: la riduzione delle emissioni di gas serra è, presi questi provvedimenti, concreta e si riflette in città meno inquinate, più vivibili e più sicure per la salute dei loro abitanti.

Le batterie agli ioni di litio a supporto delle reti energetiche

Da tempo si guarda con grande attenzione alle tecnologie emergenti in tema di batterie, concentrandosi in particolare su quelle agli ioni di litio – molto efficaci nell’operatività off-grid e nella gestione dell’energia. Non solo queste soluzioni hanno costi sempre più competitivi se paragonate alle tradizionali batterie al piombo-acido, fino a pochi anni fa comunemente impiegate nell’alimentazione di backup a breve termine, ma durano anche più a lungo e si rivelano complessivamente più affidabili.

Si ritiene che tali caratteristiche potrebbero portare alla riduzione delle sostituzioni di batterie e, di conseguenza, anche a un sensibile abbattimento nella produzione di rifiuti elettronici. Inoltre, quando le batterie agli ioni di litio vengono abbinate a sistemi AC-DC con funzionalità di supporto dinamico alla rete, assicurano la flessibilità necessaria a “risolvere” le fluttuazioni tipiche dell’energia proveniente da fonti rinnovabili: possono quindi fornire un interessante contribuito anche nel contesto della transizione energetica.

Quelli riportati finora sono soltanto tre dei numerosissimi esempi di innovazioni tecnologiche che potrebbero garantire un futuro più sostenibile e un pianeta complessivamente più salubre perché meno inquinato. Ad esse vanno ovviamente sommati i nuovi modelli di consumo e produzione che favoriscono l’economia circolare, la quale a sua volta promuove il riciclo, il riutilizzo e il ripristino dei materiali al fine di abbattere gli sprechi e l’impatto sull’ambiente.

Più che di un’innovazione tecnologica si parla in questo caso di un approccio che tutti dovrebbero intraprendere e che, sommato alle soluzioni all’avanguardia che presto interesseranno tutti gli ambiti della nostra vita, porterà a un’economia più consapevole delle risorse e quindi più ecologica.