Scopriamo di più sul PNIEC 2023, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima

Il 4 luglio scorso, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha presentato alla Commissione Europea il nuovo Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, chiamato anche PNIEC.

Di fatto, il PNIEC 2023 è da considerarsi una versione aggiornata del documento precedentemente consegnato nel 2019: le modifiche attuali si sono rese necessarie a causa dell’impatto generato dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina, che hanno grandemente influenzato il contesto geopolitico, economico ed energetico internazionale.

Il PNIEC 2023 continua dunque a seguire il percorso intrapreso dalla versione 2019, integrando e riadattando alcune misure così da adeguarle al contesto attuale. È interessante notare che l’Italia non è il solo Paese europeo ad aver aggiornato i propri piani energetici e climatici, tanto che il documento tricolore è stato presentato assieme a quelli provenienti da Croazia, Danimarca, Finlandia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Slovenia, Spagna e Svezia.

Cos’è il PNIEC 2023 e quali sono i suoi obiettivi in sintesi

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2023, un documento molto corposo che è interamente disponibile online, riflette l’impegno dell’Italia in termini di decarbonizzazione dei sistemi energetici ed europei.

Il PNIEC si articola in cinque dimensioni, che seguono le linee guida dell’Unione Europea e mettono in evidenza propositi specifici da soddisfare entro il 2030. Ricordiamo che, per questa data, l’Unione Europea ha stabilito obiettivi definiti nel cosiddetto “Pacchetto Fit for 55%” relativo alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Più in dettaglio, l’UE mira a ridurre le emissioni di gas serra del 55% rispetto ai livelli del 1990; a raggiungere una quota di almeno il 32% di energia proveniente da fonti rinnovabili nel consumo energetico totale; ad aumentare l’efficienza energetica del 32,5%; ad abbattere le emissioni di CO2 nei trasporti del 50-55%; a promuovere la produzione industriale a basse emissioni di carbonio con l’ausilio di tecnologie più sostenibili; a incentivare l’elettrificazione nel mix energetico; a potenziare il mercato interno dell’energia e a promuovere lo sviluppo e l’uso di idrogeno verde.

Sulla base degli obiettivi europei, ecco una sintesi di ciò che è incluso nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2023 presentato dall’Italia:

  1. Decarbonizzazione: con riduzione delle emissioni e incremento delle energie rinnovabili nei settori elettrico, termico e dei trasporti.
  2. Efficienza energetica: con l’implementazione delle direttive sull’efficienza energetica e la prestazione energetica degli edifici, focalizzandosi in particolare su ristrutturazione, elettrificazione, isolamento termico e automazione.
  3. Sicurezza energetica: con una migliore gestione degli effetti degli eventi bellici, della volatilità dei mercati e dei prezzi del combustibile, ma anche con il potenziamento delle infrastrutture per la sicurezza degli approvvigionamenti energetici.
  4. Mercato interno: con l’integrazione dei mercati energetici europei e il rafforzamento del ruolo dell’Italia come hub energetico europeo. Il nostro Paese si propone anche di diventare il corridoio di approvvigionamento per le energie rinnovabili dell’area mediterranea.
  5. Ricerca, innovazione e competitività: con lo sviluppo di nuove tecnologie e la promozione della competitività nel settore energetico.

PNIEC 2023: l’Italia risponde alle sfide energetiche attuali

Gli obiettivi del PNIEC 2023 sono quindi decisamente ambiziosi, specialmente se osservati più in dettaglio: si mira a raggiungere il 65% di energia da fonti rinnovabili nei consumi elettrici, il 40,5% di rinnovabili nei consumi finali lordi di energia, e una significativa riduzione delle emissioni di gas serra complessive (-62% rispetto al 2021).

Dal momento che il patrimonio immobiliare europeo italiano è decisamente ricco ma anche obsoleto dal punto di vista energetico, il piano si concentra in particolare sulla decarbonizzazione e sull’efficienza energetica nel settore delle costruzioni, con l’obiettivo di ridurre i consumi e migliorare le prestazioni degli edifici esistenti. Vengono in tal senso delineate azioni specifiche, quali ad esempio gli incentivi per piccoli e grandi impianti, le regolamentazioni degli incentivi, e diverse strategie per il settore termico.

Il documento affronta anche la tematica ormai impellente della povertà energetica, proponendo iniziative come audit energetici gratuiti, installazione di pannelli solari negli alloggi sociali e distribuzione di dispositivi di risparmio alle famiglie in maggiore difficoltà. L’obiettivo è, in questo caso, ridurre il numero di famiglie in povertà energetica dall’8,8 % del 2022 all’8% del 2030, sempre tenendo in considerazione le variabili, i trend e le dinamiche di prezzi e spesa energetica.

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2023 pone inoltre una particolare enfasi sull’uso delle energie rinnovabili nei trasporti, prevedendo il 30,7% di copertura da fonti rinnovabili nei consumi totali del settore.

In definitiva, il PNIEC 2023 riflette la continuità con gli sforzi precedenti e si allinea agli obiettivi dell’Unione Europea. Pur non presentando soluzioni rivoluzionarie né programmi particolarmente innovativi, si propone comunque di rispondere con puntualità alle sfide energetiche attuali, favorendo la transizione del nostro Paese verso un sistema progressivamente più pulito e sostenibile e riducendo l’impatto ambientale complessivo.