Cosa dice il Decreto Energia recentemente approvato?

È stata recentemente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge 11/2024 di conversione (che modifica, appunto, il Decreto Energia 2023).

Il plafond di spesa previsto è piuttosto corposo (pari a 27 miliardi di euro) e le novità introdotte particolarmente interessanti, in special modo riguardo la sicurezza energetica, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e la promozione delle fonti di energia rinnovabili. Inoltre, ed è un particolare da non trascurare, quello che è già stato informalmente soprannominato “Decreto Energia 2024” avvia la semplificazione amministrativa di alcune procedure relative all’approvvigionamento energetico.

Vediamo di conoscerlo in maggiore dettaglio.

Quali sono gli obiettivi del nuovo Decreto Energia?

Per quanto riguarda gli obiettivi e le finalità del nuovo Decreto Energia, le recenti disposizioni intendono prima di tutto gestire in modo graduale il passaggio al mercato libero per le famiglie italiane che attualmente utilizzano ancora la fornitura tutelata, al fine di evitare aumenti ingiustificati dei prezzi e possibili cambiamenti nelle condizioni di fornitura di energia elettrica.

Inoltre, è previsto un meccanismo per garantire che le famiglie vulnerabili continuino a ricevere energia elettrica a prezzi calmierati. Sono previste anche misure per assicurare un’elevata trasparenza e le migliori condizioni durante il passaggio al mercato libero dell’energia elettrica (come è noto, quello del gas è già avvenuto), che coinvolge circa 21 milioni di famiglie nel nostro Paese.

Si prevede poi di semplificare il processo di trasferimento dell’addebito bancario per il pagamento delle bollette, che saranno emesse con una cadenza bimestrale, pur permettendo agli utenti di scegliere liberamente un fornitore diverso da quello assegnato al termine delle procedure competitive e un metodo di pagamento differente.

Per le famiglie che opteranno per il mercato libero, verrà avviata una campagna informativa associata a un’attività di monitoraggio costante sulle attività degli operatori e sull’andamento dei prezzi. Il processo di monitoraggio sarà gestito dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori più rappresentative.

Le principali novità della Legge 11/2024

Vediamo ora a seguire le principali novità del nuovo Decreto Energia, ossia della Legge 11/2024, con particolare riferimento alle tematiche del sostegno alle imprese, della promozione e sviluppo delle rinnovabili e della sicurezza energetica e decarbonizzazione.

Gli incentivi per le aziende energivore

Sono previste agevolazioni per le imprese ad elevato consumo energetico che optano per l’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Questa misura è destinata principalmente alle imprese attive nei settori chimico, vetrario e tessile, che comprendono circa 3.800 aziende in Italia.

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) sarà autorizzato ad anticipare i benefici derivanti dalla realizzazione di tali impianti per i primi tre anni, garantendo un approvvigionamento di energia rinnovabile a un costo allineato con la tecnologia: l’energia anticipata sarà rimborsata nell’arco dei successivi vent’anni.

Inoltre, le aziende gasivore (ossia caratterizzate da un elevato consumo di gas) potranno acquistare gas di produzione nazionale a prezzi calmierati.

La promozione e lo sviluppo delle energie rinnovabili

Le recenti disposizioni introducono un nuovo fondo destinato a sostenere lo sviluppo di impianti di energia rinnovabile in specifiche aree del territorio italiano. Saranno destinati annualmente 350 milioni di euro fino al 2032 per iniziative di compensazione e per bilanciare gli impatti ambientali e territoriali derivanti dall’installazione di impianti rinnovabili in zone idonee.

Il finanziamento del Fondo avviene attraverso i proventi delle aste delle quote di emissione di CO2, pari a 200 milioni di euro all’anno, e tramite un contributo richiesto ai produttori di energia da fonti rinnovabili che gestiscono impianti di dimensioni superiori a quelli domestici.

La semplificazione degli investimenti per l’autoproduzione di rinnovabili

Sono previste agevolazioni e semplificazioni per promuovere e accelerare gli investimenti nell’autoproduzione di energia rinnovabile. In caso di più richieste per l’assegnazione della stessa area, gli enti concessori daranno priorità ai progetti di impianti fotovoltaici o eolici destinati a soddisfare il fabbisogno energetico delle imprese iscritte nell’elenco delle aziende ad elevato consumo energetico presso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali.

Vengono poi modificate le soglie di potenza per gli impianti fotovoltaici situati in determinate zone, che devono essere sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale, aumentando i limiti da 20 a 25 MW e da 10 a 12 MW.

Le nuove disposizioni elevano da 10 a 12 MW la potenza al di sotto della quale gli impianti fotovoltaici possono usufruire della Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) invece di richiedere un’autorizzazione unica (AU).

Queste semplificazioni si applicheranno esclusivamente ai procedimenti avviati dopo l’entrata in vigore della legge di conversione.

Energia ed edilizia privata

Sono ora estese di sei mesi le tempistiche per l’inizio e completamento dei lavori di edilizia privata. Tale disposizione è il risultato di una modifica al Decreto Legislativo 21/2022 (Misure a sostegno dell’edilizia privata), che interveniva sui tempi legati a edilizia e urbanistica già prorogati di due anni proprio da quella stessa disposizione.

La manovra attuale tiene infatti in considerazione la complessità di reperimento dei materiali e l’aumento dei prezzi.

Il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici colpiti da sisma

Nuove disposizioni mirano a migliorare l’efficienza energetica degli edifici colpiti da eventi sismici.

Vengono quindi introdotte misure volte a promuovere l’efficienza energetica e a semplificare l’accesso agli incentivi definiti in attuazione delle disposizioni dell’articolo 28 del decreto legislativo 28/2011. Questi incentivi riguardano la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e gli interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni nell’area dell’Italia centrale colpita dagli eventi sismici del 2016.

Le amministrazioni pubbliche possono, senza ulteriori costi per la finanza pubblica, usufruire degli uffici speciali per la realizzazione di interventi sugli immobili danneggiati dal terremoto avvenuto nel 2016 nel Centro Italia.

Un sistema elettrico più flessibile

Viene introdotto un sistema per contrattualizzare la capacità produttiva derivante da bioliquidi sostenibili, in conformità agli obiettivi del Piano nazionale integrato energia e clima europeo (PNIEC). Tale sistema si applica agli impianti già operativi che soddisfano requisiti specifici. Il Ministro dell’Ambiente, in collaborazione con l’Autorità di regolazione, stabilirà criteri e modalità entro centoventi giorni dalla pubblicazione del decreto.

In aggiunta, fino all’entrata in vigore di questo meccanismo e comunque entro il 31 dicembre 2024, gli impianti che utilizzano bioliquidi sostenibili e rispettano determinati criteri saranno soggetti a prezzi minimi garantiti.

Il registro fotovoltaico e lo smaltimento dei rifiuti

L’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie (ENEA) sarà responsabile della gestione di un registro in cui saranno elencati, su richiesta dei produttori o dei distributori, diversi tipi di prodotti che soddisfano specifici standard territoriali e di qualità riguardanti l’energia solare:

  • Pannelli solari fotovoltaici prodotti nei paesi dell’Unione Europea con un’efficienza minima del 21,5% a livello del modulo.
  • Pannelli solari fotovoltaici con celle prodotte nei paesi dell’Unione Europea con un’efficienza minima del 23,5% a livello della cella.
  • Pannelli solari composti da celle bifacciali ad etero-giunzione di silicio o tandem, prodotti nell’Unione Europea, con un’efficienza minima del 24,0% a livello della cella.

Previa consultazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ENEA pubblicherà sul proprio sito le istruzioni su come richiedere l’inserimento nel registro e quali documenti fornire.

Infine, sono state apportate modifiche riguardanti lo smaltimento dei rifiuti provenienti da impianti fotovoltaici. In particolare, l’articolo 12-bis della legge 11/2024 stabilisce una quota percentuale dell’1% delle apparecchiature elettriche detenuta sul mercato, in relazione agli impianti incentivanti installati. In tal senso, si prevede anche la presentazione di documentazione dettagliata contenente l’elenco dei numeri di serie dei moduli fotovoltaici installati, insieme ad altre misure volte a garantire una gestione razionale e ordinata dei rifiuti provenienti dalle apparecchiature elettriche.

Molto soddisfatto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, che così commenta: “Con la conversione in legge del Decreto Energia, oggi l’Italia è più forte nelle sfide climatiche. Il provvedimento accompagna le imprese nel loro percorso di decarbonizzazione, sviluppando tante filiere rinnovabili che possono aiutarci al raggiungimento dei nostri obiettivi delineati dal PNIEC.”