Decreto Bollette in vigore da aprile a giugno 2023: facciamo il punto
Fino al prossimo mese di giugno sarà attivo il cosiddetto Decreto Bollette, la più recente misura messa in atto dal governo per supportare famiglie e aziende nel contrasto al caro energia.
Come accennato, questi particolari aiuti statali saranno in vigore soltanto per il secondo trimestre del 2023: si tratta del terzo provvedimento economico destinato a fronteggiare l’aumento delle bollette, dopo il decreto Aiuti quater del novembre 2022 e la nuova Legge di Bilancio, che mette a disposizione 21 miliardi di euro per l’aiuto a cittadini privati e imprese.
Vediamo insieme le principali novità del nuovo Decreto Bollette.
Potenziamento bonus, azzeramento oneri in bolletta e agevolazioni per le imprese
I punti salienti della nuova misura sono essenzialmente tre: il potenziamento dei bonus luce e gas; l’azzeramento degli oneri in bolletta e le agevolazioni destinate alle imprese.
Nello specifico, il potenziamento dei bonus relativi a gas e luce si snoda lungo tre direttrici:
- Un bonus integrativo si affianca all’assegno ordinario al fine di incrementare il bonus che permette di ottenere lo sconto sulle bollette di luce e gas.
- Viene confermato il tetto ISEE a 15mila euro per avere accesso al bonus luce e gas da parte di famiglie in difficoltà.
- La soglia ISEE per l’accesso ai bonus luce e gas per l’accesso al bonus da parte delle famiglie con almeno quattro figli a carico è stata innalzata a 30mila euro. Le famiglie con soglia ISEE fino a 20mila euro avranno in questo caso diritto al 100% dell’importo.
Per quanto riguarda invece l’azzeramento degli oneri in bolletta, la misura conferma sia quello relativo agli oneri di sistema sia il taglio dell’IVA al 5% sul gas (il regime ordinario, lo ricordiamo, è invece pari al 10%). Contestualmente, verranno però reintegrati in bolletta gli oneri generali di sistema – dopo un’assenza di un anno e mezzo.
Le agevolazioni per le imprese, infine, si riflettono nella conferma dei crediti di imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, con relativa riduzione delle aliquote.
Più nello specifico, le aliquote saranno pari a:
- 20% per il gas, sia per le aziende gasivore che non gasivore
- 20% per l’elettricità per le aziende energivore
- 10% per l’elettricità per le aziende non energivore/più piccole
A quanto finora elencato va aggiunto che il Decreto ripropone la riduzione dell’IVA al 5% per i servizi di teleriscaldamento, sempre per il secondo trimestre del 2023, e il contributo a favore dei consumatori fino a 5000 metri cubi, in linea con quanto riportato dal testo: “le aliquote negative della componente tariffaria UG2C applicata agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno sono confermate limitatamente al mese di aprile 2023, in misura pari al 35 per cento del valore applicato nel trimestre precedente.”
Il budget totale messo a disposizione per l’attuazione del Decreto Bollette è pari a 4,9 miliardi di euro: per molti, la cifra – decisamente più contenuta specialmente se paragonata ai 21 miliardi stanziati nella Legge di Bilancio – indicherebbe che la fase di emergenza legata al caro energia starebbe finalmente terminando, come anche confermato dalla discesa dei prezzi di elettricità e gas naturale.
Il Decreto Bollette è in vigore dal 31 marzo 2023 dopo essere stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e fa riferimento ai consumi relativi ai mesi di aprile, maggio e giugno dell’anno in corso.
Il Bonus Riscaldamento per il quarto trimestre 2023
È poi importante evidenziare che, già da ora, sembra essere confermato il Bonus Riscaldamento per l’ultimo trimestre dell’anno (ossia valido da ottobre a dicembre 2023). Questa agevolazione fiscale prevede che i titolari di utenze domestiche che non beneficiano di bonus social possano comunque usufruire del contributo erogato in quota fissa, sebbene differenziato in base alle zone climatiche.
Il Bonus Riscaldamento servirà a contrastare eventuali rincari del gas (considerati tali al superamento della soglia 45 euro/MWh) e prevede lo stanziamento di un budget pari 1000 milioni di euro. Al momento attuale, per la definizione dei criteri di assegnazione del contributo bisognerà attendere le specifiche indicazioni del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in concerto con quello dell’Economia e delle Finanze e sotto la supervisione di ARERA.
Per concludere, ricordiamo che per tutto l’anno è confermata invece la riduzione dell’aliquota IVA al 10% sui pallet, come definito dall’attuale Legge di Bilancio: si tratta di una decisione importante, che favorisce e incentiva il consumo di una fonte di energia rinnovabile che, ad oggi, è già stata scelta da oltre due milioni di famiglie italiane.