Voltura
Voltura e morosità pregresse
Nel caso in cui all’atto della richiesta di voltura risultassero situazioni di morosità pregressa nei confronti di Gelsia in capo al precedente intestatario della fornitura sul medesimo POD (energia elettrica) o PDR (gas naturale) Gelsia non potrà richiederne il pagamento al soggetto volturante, nemmeno in presenza di punto di fornitura chiuso o sospeso.
Solo ove sussistano ipotesi normativamente previste di responsabilità in solido, subentro nelle obbligazioni (es. cessione di azienda, eredità) il richiedente la voltura rimane tenuto alla corresponsione degli importi non ancora saldati dal precedente intestatario.
In caso di morosità pregresse Gelsia può richiedere al volturante, che si dichiari proprietario o locatario dell’immobile presso cui sono siti il POD/PDR oggetto di voltura, di compilare e firmare anche la “Dichiarazione di estraneità al debito del precedente intestatario”.
Gelsia, in presenza della predetta Dichiarazione sottoscritta dal richiedente la voltura, nulla può pretendere dallo stesso in ordine alle morosità pregresse del precedente intestatario della fornitura.
Tempistiche per la voltura
Gelsia, entro 2 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta del Cliente completa di tutti i dati e le informazioni necessarie, comunica al Cliente richiedente, nel rispetto delle previsioni del Codice del consumo e del Codice di condotta in materia di diritto di ripensamento, l’eventuale accettazione della voltura (o rifiuto) e pone in essere tutti i necessari ulteriori adempimenti previsti dalla normativa vigente. La decorrenza della voltura non può intervenire pertanto prima di 2 giorni lavorativi dalla comunicazione del venditore.
Rifiuto della voltura
In base alla normativa vigente, Gelsia rifiuta la voltura qualora il cliente non dimostri, anche tramite autocertificazione, di avere “titolo che attesti la proprietà, il regolare possesso o la regolare detenzione dell’unità immobiliare” (ad esempio, il contratto di locazione, l’atto di acquisto, ecc.).
Gelsia si riserva, altresì, di rifiutare la richiesta di voltura qualora risultino pregressi importi rimasti insoluti nei confronti della medesima Gelsia su altri POD o PDR intestati al richiedente la voltura.
Il rifiuto è comunicato al cliente richiedente entro 2 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta.
Costi
I costi per la voltura sono:
– per i clienti con un contratto GAS a condizioni regolate dall’Autorità (Tutela GAS) o per i clienti che hanno scelto il mercato libero
o eventuale contributo in base a quanto fissato dal distributore locale territorialmente competente nel proprio prezziario;
– per i clienti con contratto ENERGIA ELETTRICA che hanno scelto il mercato libero
o un contributo fisso di 26,13 € per oneri amministrativi;
o un corrispettivo per la prestazione commerciale come indicato nei singoli contratti (23€).
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Subentro
Subentro e morosità pregresse
Nel caso in cui all’atto della richiesta di subentro risultassero situazioni di morosità pregressa nei confronti di Gelsia in capo al precedente intestatario della fornitura sul medesimo POD (energia elettrica) o PDR (gas naturale) Gelsia non potrà richiederne il pagamento al soggetto subentrante.
Solo ove sussistano ipotesi normativamente previste di responsabilità in solido, subentro nelle obbligazioni (es. cessione di azienda, eredità) il richiedente il subentro rimane tenuto alla corresponsione degli importi non ancora saldati dal precedente intestatario.
Costi
I costi del subentro sono:
Gas naturale (Tutela e Mercato libero)
o 30 € per contatori fino alla classe G6 e 45 € per contatori superiori alla classe G6, così come addebitato dal distributore locale;
Energia elettrica
o un contributo fisso di 26,13€ per oneri amministrativi;
o un corrispettivo per la prestazione commerciale come indicato nei singoli contratti (23€).
Gelsia può comunque richiedere al cliente, al momento della conclusione del contratto, un deposito cauzionale o altra garanzia e, nei casi previsti dalla normativa fiscale, il pagamento dell’eventuale imposta di bollo.