Gelsia dà il via al progetto “Gelsia on the Road”, un’iniziativa innovativa che punta a mettere in contatto diretto i cittadini con il vasto know-how della società del perimetro AEB (Gruppo A2A). Dal 14 settembre al 12 ottobre, due unità mobili Gelsia toccheranno oltre 27 località nella Provincia di Monza e della Brianza, distribuendo materiale informativo e commerciale nei mercati settimanali e lungo le passeggiate sull’Adda.

Durante ogni tappa, presso i Gelsia Point di riferimento dei comuni coinvolti, consulenti energetici saranno disponibili per fornire assistenza personalizzata. I cittadini potranno qui informarsi su una vasta gamma di servizi, tra cui le tariffe energetiche più convenienti, interventi di efficientamento energetico come l’installazione di pannelli fotovoltaici, e la sostituzione di caldaie e condizionatori con modelli più efficienti e sostenibili

Gelsia on the Road” non è solo un’iniziativa informativa, ma rappresenta un’opportunità concreta per accompagnare i cittadini verso scelte energetiche più consapevoli e rispettose dell’ambiente. Con una presenza capillare sul territorio, recentemente rafforzata dall’apertura di quattro nuovi Gelsia Point, che portano a 14 il totale degli sportelli attivi in Brianza, Gelsia conferma il suo impegno a essere un partner affidabile e sempre vicino ai propri clienti. Il tour si sviluppa proprio nelle aree dove sono stati inaugurati i nuovi punti, rafforzando ulteriormente il legame con le comunità locali.

Questo il calendario delle tappe principali: lunedì 16, Carate Brianza (mercato); martedì 16 settembre, Paderno Dugnano (mercato);  mercoledì 18 settembre, Besana in Brianza (mercato);  giovedì 19 settembre, Briosco (mercato); venerdì 20 settembre, Vimercate (mercato); sabato 21 settembre, Canegrate (mercato); lunedì 23 settembre, Carate Brianza (mercato); martedì 24 settembre, Villasanta (mercato); mercoledì 25 settembre, Verano Brianza (mercato); giovedì 26 settembre, Varedo (mercato); venerdì 27 settembre, Veduggio (mercato); sabato 28 settembre, Lentate sul Seveso (mercato); domenica 29 settembre (mercato), Trezzo sull’Adda (passeggiate lungo l’Adda); lunedì 30 settembre (mercato), Misinto (mercato); martedì 1 ottobre, Paderno Dugnano (mercato); mercoledì 2 ottobre, Besana in Brianza (mercato); giovedì 3 ottobre, Cusano Milanino (mercato); venerdì 4 ottobre, Vimercate (mercato); sabato 5 ottobre, Seveso (mercato); lunedì 7 ottobre, Usmate con Velate (mercato); martedì 8 ottobre, Cogliate (mercato); mercoledì 9 ottobre, Besana in Brianza (mercato); giovedì 10 ottobre, Busnago (mercato); venerdì 11 ottobre, Vimercate (mercato); sabato 12 ottobre, Canegrate (mercato).

Torna l’atteso appuntamento con la Notte Medievale. Sabato 21 settembre, grazie al prezioso supporto di Gelsia come Main Sponsor e con il patrocinio del Consiglio di Regione Lombardia, Vimercate farà un tuffo indietro nel tempo di mille anni, per celebrare l’evento tradizionale organizzato dall’amministrazione comunale.

Il sostegno di Gelsia in qualità di Main Sponsor alla Notte Medievale si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione del territorio, che ha visto l’azienda impegnata in diverse iniziative estive a favore della comunità brianzola, dalla cultura allo sport.

Durante la manifestazione, Gelsia sarà presente in Piazza Roma con proprio personale per distribuzione gadget e informazioni.

Segnaliamo che Giovedì 12 settembre il Gelsia Point di Lentate sul Seveso aprirà alle ore 10.00.

Nel contesto dell’attuale crisi climatica, l’adozione di fonti di energia rinnovabile è considerata imperativa per affrontare le sfide legate al riscaldamento globale e garantire un futuro sostenibile alle generazioni future.

Contrariamente alle fonti fossili, l’energia rinnovabile si basa su risorse naturali infinite o facilmente rinnovabili, riducendo le emissioni di gas serra e mitigando gli impatti negativi sull’ambiente. Di conseguenza, le sue principali caratteristiche includono:

  • Abbondanza o inesauribilità: grazie all’ampia disponibilità in natura o alla capacità di rinnovamento.
  • Ecocompatibilità ed ecosostenibilità: con riduzione drastica delle emissioni di gas serra nell’atmosfera.
  • Versatilità: grazie alla disponibilità di diverse fonti di energia rinnovabile.
  • Evoluzione tecnologica: grazie a innovazioni che rendono più efficiente la produzione di energia proveniente dalle diverse fonti rinnovabili.
  • Convenienza economica: soprattutto nelle produzioni su larga scala.
  • Sostenibilità sociale: poiché la “Green Economy” continuerà a richiedere nuove figure professionali, con disponibilità di nuovi posti di lavoro.

 

Le sette principali fonti di energia rinnovabile

Esistono sette principali fonti di energia rinnovabile che svolgono un ruolo fondamentale nel panorama energetico globale: l’energia solare, quella eolica, idroelettrica, geotermica, quella proveniente da maree (maremotrice) e onde, e quella derivante dall’impiego di biomasse.

Vediamo a seguire le principali caratteristiche di ciascuna di esse.

 

Energia solare: tra le più abbondanti e accessibili

L’energia solare è una forma di energia pulita prodotta sfruttando la luce del sole attraverso pannelli fotovoltaici o impianti solari termici. È una delle fonti di energia più abbondanti e accessibili e svolge un ruolo cruciale nella transizione verso un futuro energetico sostenibile.

L’energia solare sfrutta l’abbondante e gratuita radiazione solare per generare elettricità, riscaldamento e acqua calda in modo pulito ed efficiente. Oltre a non produrre emissioni nocive e a non contribuire al riscaldamento globale, è ottima per ottenere una parziale o totale indipendenza energetica e un risparmio sensibile sui costi: una volta installati, i sistemi solari richiedono infatti manutenzione minima e producono energia per decenni, garantendo significativi risparmi sui costi a lungo termine.

Le applicazioni pratiche dell’energia solare sono numerose e versatili, e spaziano dalle piccole apparecchiature portatili alle grandi centrali elettriche, includendo anche sistemi di illuminazione domestica, pompe per l’acqua, veicoli elettrici e altro ancora.

Negli ultimi anni, i rapidi sviluppi tecnologici hanno reso l’energia solare sempre più efficiente, conveniente e accessibile in molteplici settori, incluso quello residenziale (è ormai sempre più diffusa l’installazione di pannelli solari in copertura), commerciale (le imprese che adottano soluzioni solari per ridurre i costi operativi sono tantissime) e industriale (le grandi centrali solari stanno emergendo come fonti significative di energia pulita e conveniente, alimentando industrie, impianti di desalinizzazione dell’acqua e altre infrastrutture critiche).

 

Energia eolica: pulita e sempre più diffusa

L’energia eolica è generata utilizzando la forza del vento attraverso turbine eoliche. È una fonte di energia pulita e ampiamente distribuita in tutto il mondo, e offre un contributo significativo alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.

Questa fonte di energia rinnovabile ha un potenziale di sviluppo molto ampio, tanto che sono sempre più numerose le nazioni che investono massicciamente nello sviluppo di parchi eolici offshore e onshore. Le aree con un forte regime di vento, come le coste oceaniche e le pianure aperte, si rivelano particolarmente adatte per l’installazione di turbine eoliche, che possono produrre energia in modo costante e affidabile.

Una delle caratteristiche più distintive dell’energia eolica è il suo impatto ambientale relativamente ridotto rispetto alle fonti energetiche fossili. Le turbine non emettono infatti gas serra né producono residui tossici o inquinanti, riducendo significativamente l’inquinamento atmosferico e la dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili.

Le prospettive future dell’energia eolica sono promettenti, con molte nazioni che si impegnano ad aumentare la loro capacità eolica al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e di transizione verso una società a basse emissioni di carbonio. Fermi restanti ulteriori investimenti in ricerca, sviluppo e infrastrutture, l’eolico potrebbe emergere come una delle principali fonti di energia pulita di domani.

 

Energia idroelettrica: una delle più utilizzate al mondo

L’energia idroelettrica è prodotta sfruttando la forza dell’acqua con l’ausilio di dighe e turbine idrauliche. È una delle fonti di energia rinnovabile più utilizzate al mondo e ha giocato per lungo tempo un ruolo cruciale nello sviluppo delle infrastrutture energetiche globali, tanto da essere ancora oggi una componente irrinunciabile nel mix energetico di molte nazioni.

Oltre a contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla diversificazione delle fonti energetiche, i grandi impianti idroelettrici forniscono una fonte stabile e affidabile di elettricità, contribuendo a soddisfare la crescente domanda di energia in molte parti del mondo.

I vantaggi offerti dall’energia idroelettrica sono numerosi: è una fonte pulita e rinnovabile di energia; offre una fonte stabile e costante di elettricità; gli impianti idroelettrici possono essere regolati rapidamente in risposta alla domanda energetica.

Tuttavia, la costruzione di dighe e sbarramenti può causare disturbi agli ecosistemi fluviali, alterando il flusso naturale dei fiumi e la biodiversità, e comportare il disboscamento delle foreste e la rilocazione delle comunità locali. Infine, va considerato che l’energia idroelettrica è limitata alle aree con risorse idriche abbondanti e adeguate.

 

Energia geotermica: una fonte rinnovabile costante e affidabile

L’energia geotermica è generata sfruttando il calore naturale presente nel sottosuolo terrestre, che deriva principalmente dalla decadimento radioattivo dei materiali presenti nel nucleo del nostro pianeta. Questo calore naturale viene trasferito alle rocce sottostanti, creando serbatoi di calore geotermico che possono essere sfruttati per generare energia. È una fonte di energia costante e affidabile, particolarmente indicata per la produzione di elettricità e riscaldamento e con il potenziale per soddisfare una porzione significativa delle esigenze energetiche globali.

Il processo di generazione dell’energia geotermica coinvolge l’estrazione dell’acqua o del vapore caldo dai serbatoi geotermici attraverso pozzi nel terreno. L’acqua o il vapore caldo vengono quindi utilizzati per azionare turbine e generatori, producendo elettricità o calore per applicazioni dirette.

Per quanto riguarda le sue applicazioni pratiche, esse includono:

  • La produzione di elettricità: l’energia geotermica viene utilizzata per generare elettricità in impianti geotermici, dove il vapore caldo o l’acqua calda provenienti dai serbatoi geotermici alimentano turbine e generatori.
  • Il riscaldamento/raffreddamento: può essere utilizzata per riscaldare e raffreddare edifici tramite sistemi di pompe di calore geotermico, sfruttando la costante temperatura del suolo per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra.
  • L’agricoltura e le coltivazioni: può essere sfruttata per il riscaldamento delle serre e la coltivazione di colture in climi freddi o invernali, aumentando la resa e la qualità dei raccolti.
  • Il turismo/wellness: le sorgenti termali naturali alimentate dall’energia geotermica offrono benefici terapeutici e ricreativi, divenendo molto attrattive per il turismo locale.

Energia delle biomasse: per sfruttare gli scarti prodotti dall’uomo

La biomassa è una risorsa energetica rinnovabile derivata dalla materia organica di origine vegetale o animale, utilizzata per produrre energia attraverso processi di combustione, fermentazione o conversione chimica. Questa forma di energia sfrutta la capacità naturale delle piante e degli organismi viventi di assorbire la luce solare e convertirla in energia chimica, che può essere successivamente liberata per generare calore, elettricità o biocarburanti.

Le tipologie di biomassa utilizzate per generare energia sono diverse: legno e scarti forestali, biomassa agricola (come paglia, residui di raccolto, scarti di lavorazione) o da rifiuti solidi (come scarti alimentari, scarti di giardino e detriti vegetali), biomasse marine e acquatiche (alghe marine, piante acquatiche e altri organismi).

Oltre che rinnovabile, l’energia derivante dalle biomasse contribuisce alla riduzione dei rifiuti organici e dei materiali vegetali non utilizzati, limitando l’impatto ambientale dei rifiuti solidi e promuovendo la gestione sostenibile delle risorse naturali.

Infine, offre una fonte alternativa di energia, riducendo la dipendenza dalle fonti di energia fossile e contribuendo alla diversificazione del mix energetico globale.

 

Energia maremotrice: per sfruttare il movimento delle maree

L’energia maremotrice è una fonte di energia rinnovabile che sfrutta il movimento ciclico delle maree oceaniche (innalzamento/abbassamento) per generare elettricità in modo pulito ed efficiente.

I sistemi di energia delle maree utilizzano diverse tecnologie per catturare e convertire l’energia delle maree in elettricità. Le principali includono:

  • Barrage delle maree: sono strutture costruite lungo estuari o fiumi che catturano l’acqua durante l’alta marea e la rilasciano attraverso turbine durante la bassa marea, generando energia elettrica in modo simile alle centrali idroelettriche.
  • Turbine subacquee: sono collocate sul fondo del mare e sfruttano il flusso delle maree per far girare le turbine e generare elettricità.
  • Impianti oscillanti: sfruttano il movimento ondulatorio delle maree per azionare le turbine e generare energia.

Le infrastrutture utilizzate per l’energia maremotrice possono avere una vita utile molto lunga e richiedono manutenzione minima nel tempo, garantendo un approvvigionamento energetico stabile e a lungo termine.

Oltre che totalmente rinnovabile e priva di emissioni di gas serra, l’energia maremotrice offre anche il vantaggio di una buona prevedibilità: le maree sono infatti cicliche, e permettono quindi produzione costante e affidabile di energia, fornendo una fonte stabile di elettricità che può integrare altre fonti energetiche rinnovabili intermittenti (come quella solare o eolica).

 

Energia del moto ondoso: elevato il suo potenziale di sviluppo

L’energia delle onde è prodotta sfruttando il movimento ondoso di mari e oceani attraverso dispositivi galleggianti o sommersi. Si tratta di una fonte di energia emergente e con un grande potenziale di sviluppo, che impiega tecnologie variabili in base alla profondità dell’acqua, alla frequenza e all’altezza delle onde.

Tra queste tecnologie, le più diffuse includono dispositivi oscillanti come boe, pistoni pneumatici o sistemi a camme, che sfruttano il moto ondoso per azionare pistoni, generatori o turbine che convertono l’energia cinetica in elettricità; dispositivi galleggianti posizionati in mare aperto o vicino alla costa, che utilizzano il movimento ascendente e discendente delle onde per far oscillare strutture galleggianti collegate a generatori o turbine sommerse; e persino tappeti e tappezzerie che, installati in superficie o sul fondale marino, sfruttano il movimento delle onde per far vibrare membrane elastiche o lamelle collegate a generatori.

Diversamente dall’energia maremotrice, che sfrutta la differenza di altezza tra alta e bassa marea per generare energia tramite l’ausilio di dighe e barriere fisiche, in un processo simile a quello di una centrale idroelettrica, quella relativa alle onde si serve invece dell’energia cinetica dei moti ondosi per generare elettricità. Mentre l’energia maremotrice è fissa e porta a una produzione stabile di energia, poiché l’abbassamento e l’innalzamento delle maree sono processi prevedibili e regolari, l’energia delle onde è variabile in termini di frequenza e intensità perché legata alle condizioni meteo locali e alla presenza e intensità del vento che soffia sulla superficie dell’acqua.

L’adozione diffusa di tutte e sette le fonti di energia rinnovabile è fondamentale per ridurre le emissioni di gas serra, mitigare gli effetti del cambiamento climatico e garantire un futuro energetico sostenibile per tutti. In tal senso, è dunque fondamentale realizzare mix energetici sempre più orientati all’impiego di fonti pulite, al fine di garantire la sicurezza energetica e promuovere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, in linea con gli obiettivi di riduzione del cambiamento climatico.

Secondo le previsioni dell’Energy Information Administration (EIA), la principale agenzia del sistema statistico federale degli Stati Uniti responsabile della raccolta, analisi e diffusione di informazioni sull’energia, i consumi globali di quest’ultima sono destinati a una crescita costante fino al 2050, superando i progressi in termini di efficienza energetica e causando, inevitabilmente, anche un aumento delle emissioni di gas serra in atmosfera.

Questo scenario è stato delineato con precisione nel recente rapporto International Energy Outlook 2023 (IEO2023) pubblicato proprio dall’EIA, che analizza i mercati energetici mondiali a lungo termine in sedici aree geografiche fino al 2050. Il documento sottolinea la necessità di promuovere politiche proattive e di sviluppare tecnologie a zero emissioni di carbonio per contrastare la crescente domanda mondiale di energia e le relative emissioni, altrimenti destinate a intensificarsi – portando a un aggravamento della problematica del riscaldamento globale.

Il rapporto mette in guarda sulla situazione attuale, ponendo l’attenzione su fattori chiave che contribuiscono alla crescita della domanda energetica come l’aumento demografico, l’incremento della produzione regionale e gli standard di vita sempre più alti, che aumentano il consumo di combustibili fossili e l’inquinamento, in particolare nei settori industriale ed elettrico.

E se, da un lato, si ritiene che le nuove tecnologie “pulite” (ossia a zero emissioni di carbonio) saranno effettivamente in grado di soddisfare gran parte di questa richiesta di energia, dall’altro esse non saranno sufficienti ad abbattere le emissioni a meno che le attuali normative non vengano ulteriormente migliorate. Queste tendenze compensano infatti le riduzioni delle emissioni derivanti dal miglioramento dell’efficienza energetica, dalla minore intensità di carbonio del mix di combustibili e dalla crescita dell’energia da combustibili non fossili.

La crescita della domanda di energia interessa soprattutto i settori industriale e residenziale

L’analisi IEO2023 evidenzia anche il clima di notevole incertezza che, quasi certamente, permeerà i prossimi trent’anni del panorama energetico globale, sottolineando l’importanza del report nel ruolo di valutazione plausibile e oggettiva delle tendenze energetiche fino al 2050, ossia nella prima metà del nuovo secolo.

Secondo Joe DeCarolis, l’amministratore dell’EIA, lo studio offre una serie di linee guida oggettive e politicamente neutrali che potrebbero facilitare decisioni più informate e consapevoli in uno scenario che, per molti versi, rimane al momento ancora ambiguo.

Molto interessante è anche notare che, nell’analisi della domanda mondiale di energia entro il 2050, emerga una particolare accelerazione in ambito residenziale e industriale. In termini pratici, sarà l’industria a diventare il maggiore consumatore di combustibili liquidi, superando anche l’energivoro settore dei trasporti che sarà invece più facilitato nella transizione grazie alla crescente diffusione dei veicoli elettrici.

Per quanto riguarda la capacità elettrica globale, si prevede un aumento significativo (tra il 55% e il 108%) entro il 2050, con una produzione che potrebbe registrare rialzi tra il 30% e il 76%. Come già confermato da ulteriori ricerche, saranno le energie rinnovabili (e il nucleare) a costituire la maggior parte della crescita: in questo caso, l’incremento della produzione è stimato tra il 54% e il 67%, mentre la capacità globale di accumulo delle batterie, nel 2022 pari a meno dell’1%, raggiungerà una percentuale tra il 4% e il 9% entro i prossimi venticinque anni.

Energia da fonti fossili: destinata a scendere, ma condizionata dagli eventi geopolitici

E le fonti fossili? La loro dinamica sembra variare da regione a regione, ma nella maggior parte degli scenari contemplati dal report la crescita della produzione di energia proveniente da combustibili non fossili tende fortunatamente a superarla. Tuttavia, ci sono variabili che è quasi impossibile calcolare a priori perché l’offerta, il consumo e i modelli commerciali di gas naturale e petrolio greggio sono fortemente influenzati dagli eventi geopolitici: un esempio è il conflitto in Ucraina, ad oggi ancora in corso, che ha portato a una crisi energetica internazionale e condiziona le esportazioni russe verso i mercati occidentali.

Più nello specifico, la crescita più elevata del consumo globale di carbone fino al 2050 si verificherà nel settore dell’energia elettrica. Sebbene le tecnologie a zero emissioni di carbonio offrano il maggiore incremento della capacità e della generazione di elettricità, i generatori alimentati a carbone continueranno comunque a essere utilizzati anche nel prossimo futuro.

Fino al 2050, circa due terzi del consumo mondiale di carbone saranno relativi a Cina e India. Per quanto riguarda la prima, tuttavia, ci si attende che il suo consumo di carbone diminuisca del 18% entro i prossimi venticinque anni.

Infine, la documentazione prodotta dall’EIA indica che il Medio Oriente e il Nord America risponderanno a tale scenario aumentando la produzione e le esportazioni di gas naturale per soddisfare la crescente domanda, in particolare nei mercati emergenti come Cina, India, Sud-Est asiatico e Africa. La domanda di energia in queste regioni continuerà, di riflesso, a sostenere la crescita della produzione globale di gas naturale nei casi esaminati dal report.

Si comunica che dalle ore 23 di venerdì 26 luglio alle ore 20 di sabato 27 luglio non sarà possibile sottoscrivere contratti online dal sito gelsia.it per manutenzione dei sistemi.

E’ invece possibile procedere alla sottoscrizione dei contratti tramite il nostro numero verde 800.478.538 oppure recandosi presso uno dei nostri Gelsia Point presenti sul territorio.

In allegato il prospetto riassuntivo degli orari di apertura dei Gelsia Point nel mese di Agosto 2024.

Orari Gelsia Point Agosto 2024

 

L’argomento delle comunità energetiche rinnovabili è più che mai attuale grazie al varo, lo scorso gennaio, del decreto attuativo relativo alle modalità di incentivazione per l’energia condivisa e le configurazioni di autoconsumo collettivo normate dal Decreto 199/2021, risalente all’8 novembre 2021.

Cominciamo dalle definizioni: le comunità energetiche rinnovabili (chiamate talvolta anche CER o energy community) possono essere definite come reti di consumatori e produttori di energia che si uniscono per generare, consumare e condividere energia proveniente da fonti rinnovabili. Tali comunità possono includere edifici residenziali, professionali, commerciali e industriali, aziende agricole e virtualmente qualunque entità abbia scelto di installare impianti di energia rinnovabile (come quelli solari, eolici o geotermici) per generare elettricità.

L’energia prodotta dalle comunità energetiche rinnovabili può essere utilizzata localmente dai membri della comunità stessa o, quando in eccesso rispetto alle esigenze, venduta alla rete elettrica nazionale.

Per quanto riguarda il processo di creazione di una energy community, la prima fase coinvolge l’istituzione di un’entità legale tra i potenziali membri della comunità, che come spiegato possono essere persone fisiche, piccole o medie imprese, enti locali o amministrazioni pubbliche. Poiché, per legge, una comunità energetica non può perseguire scopi di lucro, le forme giuridiche più comunemente adottate, per motivi di praticità e convenienza, sono quelle dell’associazione. Il passaggio successivo implica l’individuazione dell’area adatta per l’installazione degli impianti di produzione energetica, che devono essere sempre situati nelle vicinanze dei consumatori.

Gli obiettivi di queste iniziative sono facilmente intuibili: le comunità energetiche rinnovabili promuovono l’indipendenza energetica, la sostenibilità ambientale e un utilizzo più ottimizzato, ecocompatibile e consapevole dell’energia, oltre che ovviamente la condivisione delle risorse energetiche tra i vari membri della comunità stessa.

Queste informazioni di massima in merito alle CER sono fondamentali per comprendere i vantaggi significativi che esse possono generare, e spiegano perché la loro diffusione sempre più capillare è oggi auspicata e favorita praticamente in ogni parte del mondo.

Come nasce l’idea della comunità energetica rinnovabile?

La “storia” delle CER è ovviamente abbastanza recente – tanto che soltanto negli ultimi anni si è iniziato a parlare di vere e proprie energy community.

Tuttavia, le prime proto-comunità italiane di questo tipo possono essere ricondotte addirittura a fine Ottocento, con la nascita di piccole cooperative montane che avevano l’esigenza di vedersi garantito l’approvvigionamento energetico tramite la produzione locale di energia (è questo il caso della vera antenata delle CER attuali, la SEM – Società Elettrica di Morbegno, che venne fondata nel 1897 in Valtellina e che è attiva ancora oggi).

Lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili per come le conosciamo oggi ha invece avuto origine alla fine degli anni Settanta, con l’installazione di impianti eolici in Danimarca da parte di cooperative cittadine che desideravano promuovere la diffusione di energia pulita prodotta localmente. Il progetto venne considerato talmente interessante che, nel decennio successivo, comunità analoghe cominciarono a diffondersi anche in Belgio e in Germania.

Il vero boom delle CER è legato però alla liberalizzazione del mercato energetico che ha caratterizzato gli anni Duemila, e che ha inevitabilmente portato a una diffusione globale e sempre più consistente delle energy community più tecnologicamente evolute.

Qualche esempio? La Brooklyn Microgrid, fondata nel 2016 a New York, che permette ai cittadini di vendere e acquistare tramite app l’energia rinnovabile generata da una rete comunale locale; o il Grupo Creluz (nato nel 1999 a Rio de Janeiro), che possiede oggi sei impianti idroelettrici e genera energia per ben ventimila soci residenti nell’area.

I vantaggi di un Paese in cui si diffondono le comunità energetiche rinnovabili

La diffusione delle CER porta vantaggi non soltanto a livello locale, ma addirittura al Paese nel suo complesso, garantendo benefici di tipo economico, ambientale e sociale.

Prima di tutto, le comunità energetiche rinnovabili riducono la dipendenza da fonti energetiche fossili importate, contribuendo a garantire una maggiore sicurezza energetica per il Paese. Inoltre, l’impiego di energie rinnovabili aiuta a ridurre le emissioni di gas serra e mitigare i cambiamenti climatici, migliorando la qualità dell’aria, della vita delle persone e preservando l’ambiente.

Anche lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture energetiche rinnovabili si rivela vantaggioso, poiché genera nuove opportunità di lavoro, promuove la crescita economica e riduce la dipendenza dai settori energetici tradizionali.

Le comunità energetiche rinnovabili consentono poi ai partecipanti di ridurre i costi energetici a lungo termine, poiché l’energia prodotta localmente è spesso più economica rispetto a quella fornita dalla rete nazionale. In più, possono migliorare la resilienza del sistema energetico nazionale, riducendo il rischio di interruzioni dell’energia causate da eventi estremi o da problemi nella rete elettrica nazionale.

Ultimo ma non certo per importanza è il vantaggio legato al coinvolgimento della comunità: le CER favoriscono infatti la sinergia tra i cittadini nella transizione verso un sistema energetico più sostenibile, promuovendo la consapevolezza e la partecipazione della comunità nei processi decisionali riguardanti l’energia.

Comunità energetiche rinnovabili in Italia: cosa dice Legambiente

Per quanto riguarda le comunità energetiche rinnovabili oggi disponibili in Italia, particolarmente interessante è il Rapporto 2024 “Comunità Energetiche Rinnovabili – Il Punto della Situazione in Italia” recentemente pubblicato da Legambiente, e che è possibile leggere per intero a questo link.

Attualmente, secondo i dati forniti dal GSE, sono state realizzate nel nostro Paese 154 forme di energia condivisa, comprese le CER e le configurazioni di autoconsumo collettivo. I numeri sono senza dubbio significativi, ma restano comunque frenati dal ritardo nell’approvazione di normative e agevolazioni specifiche oltre che da un iter burocratico da sempre piuttosto tortuoso.

Secondo una ricerca condotta grazie al contributo di numerose organizzazioni ed entità, tra cui AESS, Caritas, Become, il programma NextAppenino, La Sapienza, Regalgrid, la Fondazione con il Sud e il Banco dell’Energia, si stima infatti che sarebbero potute sorgere in tutta Italia ben quattrocento energy community in più, coinvolgendo una moltitudine di famiglie, imprese, enti del terzo settore, istituzioni religiose e amministrazioni comunali.

Questo è, in estrema sintesi, quanto emerge dal report Legambiente sulle Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia, che evidenzia l’importanza di accelerare lo sviluppo di queste iniziative e di superare rapidamente le numerose sfide legate alle tipologie di tariffe incentivanti, alle configurazioni possibili (ad esempio, le normative attuali supportano lo sviluppo di appena 2 GigaWatt complessivi per le CER nei Comuni con meno di cinquemila abitanti), alla regolamentazione e incentivazione per il settore termico, allo scorporo in bolletta e allo snellimento delle pratiche burocratiche.

Le CER rappresentano infatti una vera e propria rivoluzione nel modello energetico, e tracciano la strada per una transizione energetica equa e sostenibile che coinvolge tutti, offrendo un’importante opportunità di sviluppo per le comunità locali.

Gelsia si conferma vicina al territorio e alle sue comunità con un’attenzione particolare al benessere dei più giovani. In collaborazione con la Fondazione Ambrosiana Attività Pastorali (FAAP), la società del perimetro AEB (Gruppo A2A) ha sostenuto nel mese di giugno i soggiorni estivi per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni a Santa Caterina Valfurva (SO).

Un inizio estivo ricco di divertimento, educazione e immersione nella natura ha caratterizzato l’esperienza di circa 90 bambini e ragazzi provenienti da Milano e dalla Provincia di Monza-Brianza, grazie al sostegno di Gelsia con FAAP. La partnership ha reso possibile la partecipazione di tutti i giovani iscritti ai campi estivi organizzati dall’Azione Cattolica dei Ragazzi (ACR) della Diocesi di Milano, inclusi coloro che provengono da famiglie meno abbienti.

l periodo appena trascorso a Santa Caterina Valfurva non è stato solo un momento di svago, ma anche un’occasione speciale per esplorare la sostenibilità ambientale. Ispirati dall’enciclica “Laudato Si'” di Papa Francesco, i giovani partecipanti hanno preso parte a un laboratorio sull’economia circolare, trasformando materiali di scarto in oggetti utili per tutta la loro permanenza al campo. Le attività svolte si sono focalizzate sull’importanza dell’impegno individuale e su come le scelte personali possano contribuire a un futuro più sostenibile.

Segnaliamo che Sabato 29 giugno il Gelsia Point di Vimercate sarà aperto solo al mattino.
Dalle 17 saremo invece presenti con lo stand Gelsia in Piazza Unità d’Italia per informazioni e distribuzione gadget. Gelsia è infatti sponsor ufficiale della nona edizione di “Notte di Sport“, l’evento sportivo organizzato dall’associazione MADE Sport con il patrocinio del Comune di Vimercate e di Regione Lombardia.